L’ernia del disco cervicale è meno frequente dell’erniazione dei dischi lombari, può manifestarsi in soggetti di qualunque età.
L’ernia del disco cervicale insorge, spesso, in seguito a sollecitazione repentine attive o passive (come nei traumi, es. tamponamenti: ernia discale acuta da colpo di frusta).
Similmente all’ernia del disco lombare o dorsale, anche in questo caso si può avere:
– ernia discale mediana, in cui il nucleo polposo protruso comprime medialmente il midollo spinale
– ernia discale laterale, in cui viene compressa la radice nervosa (più frequente dell’ernia discale mediana).
Le sedi più colpite sono C5-C6 e C6-C7 per via della loro maggiore mobilità (dove per “C” si intende vertebra cervicale, e con il numero si individua la vertebra! Le vertebre infatti vengono numerate dall’alto in basso: il tratto cervicale comprende 7 vertebre, 12 il tratto dorsale, 5 il tratto lombare).
Vediamo in dettaglio cosa provoca al paziente un’ernia discale cervicale a seconda della radice colpita.
Ernia del disco C3-C4 o cervicobrachialgia C4:
Compressione della radice C4, con dolore alla regione scapolare.
Ernia del disco C4-C5 o cervicobrachialgia C5:
Caratterizzata da dolore alla regione scapolo omerale, con conseguente ipotrofia del muscolo deltoide.
Obiettivamente il paziente oltre al dolore nella regione sopra menzionata, presenterà anche una riduzione della forza del deltoide valutabile contro resistenza durante la visita con lo specialista.
Ernia del disco C5-C6 o cervicobrachialgia C6:
Si ha la compressione della radice C6, con dolore e parestesie (formicolii) localizzati al deltoide, parte laterale del braccio, avambraccio e pollice.
Obiettivamente si evidenzierà un deficit motorio del bicipite brachiale, con riduzione dei riflessi dello stesso e dolorabilità alla pressione del collo specie in corrispondeza del disco erniato.
Esordisce con improvviso dolore cervicale che tende a diminuire nei giorni successivi; il paziente tende ad assumere delle posizioni antalgiche (torcicollo da ernia del disco).
Ernia del disco C6-C7 o cervicobrachialgia C7:
Compressione della radice C7; dolore e parestesie al braccio, avambraccio posteriore, dorso della mano fino al dito medio.
Obiettivamente si avrà deficit motorio del tricipite brachiale e degli estensori del carpo e delle dita con deficit del riflesso tricipitale.
Diagnosi
Si basa sull’esame clinico ma viene confermata dai reperti radiologici.
Alla radiografia diretta, il rachide può non presentare anomalie, anche se in circa il 60% dei casi si può rilevare restringimento degli spazi vertebrali e perdita o diminuzione della fisiologica lordosi cervicale. Tuttavia l’Rx è stata praticamente soppiantata da indagini più precise e sofisticate quali la TC e la RM.
Alla TC, si nota un’immagine iperdensa che comprime le strutture nervose.
Alla RM mostra una lesione iso-ipointensa in T1 e maggiormente iponintensa in T2.
Terapia:
In prima istanza la terapia è conservativa e si avvale dell’utilizzo di FANS, miorilassanti o del collare.
Se la terapia conservativa non ha successo, come spesso avviene dato che la patologia discale è espressione di una sofferenza degenerative delle strutture che costituiscono la colonna vertebrale cervicale, il trattamento è chirurgico, con asportazione del disco erniato. L’intervento avviene per via anteriore, è un intervento di microchirurgia (nella figura a fianco la piccolissima cicatrice residua, sita in corrispondenza della plica cutanea del collo), effettuato con l’ausilio del microscopio operatore.
Caso Clinico Emblematico