Le cisti di Tarlov fanno parte di un gruppo di lesioni denominate “cisti meningee spinali”, che comprendono diverticoli del sacco durale, o della guaina dei nervi, o dell’aracnoide. Possono avere una ricorrenza familiare.

Cisti di Tarlov 01Classificazione

  • Tipo I: cisti meningee extradurali senza interessamento di fibre delle radici nervose spinali
  • Tipo IA: cisti meningee o aracnoidee extradurali
  • Tipo IB: associazione con meningocele occulto
  • Tipo II: cisti meningea extradurale con interessamento delle radici nervose spinali
  • Tipo III: cisti meningea intradurale

Il tipo I si trova a livelli superiori rispetto al sacro e spesso ha un peduncolo adiacente all’ingresso della redice dorsale.

Il tipo II in passato identificato come cisti di Tarlov, differenziata dai diverticoli delle radici nervose perche questi sono per definizione in comunicazione con lo spazio subaracnoideo, al contrario delle cisti di Tarlov. Tuttavia il contrasto intratecale alla TC mostra in entrambi i casi una comunicazione con lo spazio subaracnoideo. Spesso queste cisti posso essere multiple. Possono verificarsi a livello delle radici dorsali a qualsiasi livello, ma sono più sintomatiche a livello del sacro.

Il tipo III. Possono essere multiple e asintomatiche. Più frequenti a livello dello spazio subaracnoideo posteriore. Si pensa siano dovute alla proliferazione dello spazio subaracnoideo

Cisti di Tarlov02Sintomi
Asintomatiche, radicolopatia per compressione delle radici nervose adiacenti. L’entità dei sintomi dipende dalla dimensione e dal rapporto con le radici nervose e con il sacco durale.

Tipo I:

  1. a livello cervicale e toracico possono presentarsi con mielopatia acuta.
  2. a livello lombare con dolore lombare e radicolopatia
  3. a livello sacrale con disturbi sfinterici

Tipo II: spesso asintomatiche, ma se in regione sacrale possono causare lombosciatalgia o disturbi sfinterici

Tipo III: possono essere multiple e asintomatiche, più comuni lungo lo spazio subaracnoideo posteriore

Cisti di Tarlov03Diagnosi
La RM può identificare la massa.
La TC con mezzo di contrasto intratecale può valutare la comunicazione della cisti con lo spazio subaracnoideo.

Tipo II frequentemente mostrano erosione ossea (allargamento del canale spinale, erosione dei peduncoli vertebrali, allargamento dei forami di coniugazione, erosione del corpo vertebrale).

Tipo III possono causare erosione ossea, possono non apparire alla TC con contrasto intratecale perchè possono confondersi con lo spazio subaracnoideo adiacente.

Terapia
Tipo I: chiusura dell’ostio tra cisti e spazio subaracnoideo. Al di sopra del livello del sacro possono essere separati della dura se non sono presenti aderenze fibrose.
Tipo II: non sono peduncolati, possono essere sia parzialmente asportati ed osservati con RM seriate nel tempo oppure si può effettuare un escissione della cisti e delle radici coinvolte. La semplice aspirazione è sconsigliata.
Tipo III: l’obiettivo è l’escissione radicale, tranne che lo impediscano strette aderenze fibrose, in tal caso è consigliata la marsupializzazione della cisti. Se l’asportazione non è completa tendono a recidivare.