Gli Adenomi Ipofisari sono tumori a partenza dall’ipofisi o Ghinadola Pituitaria, situata nella sella turcica dello sfenoide.
Sono tumori benigni istologicamente, ovvero non danno metastasi, e sono a lento accrescimento.
Gli Adenomi Ipofisari sono suddivisibili in:
- microadenomi < 1cm
- macroadenomi >1cm
- invasivi
- non invasivi
- secernenti (GH, PRL, ACTH,TSH)
- non secernenti (FSH-LH), che danno solo sintomi compresivi
I sintomi:
- compressivi (chiasma ottico, ipotalamo)
- endocrini, nel caso degli adenomi secernenti, con caratteristiche che variano a seconda del tipo tipo di ormone prodotto):
Adenoma secernente Prolattina
Più frequente nella donna (con un rapporto di 4/5 sull’uomo).
I sintomi sono costituiti da galattorrea, amenorrea nella donna; impotenza e ginecomastia nell’uomo. Disturbi visivi in entrambi i sessi.
Adenoma secernente GH
Quando si manifesta nel bambino causa “Gigantismo”, ovvero il bambino avrà un alto ritmo di crescita e sarà più alto del normale.
Quando si manifesta negli adulti causa “Acromegalia”, le estremità si ispessiscono per via dell’ossificazione sottoperiostale promossa dall’ormone. Si avranno quindi:
1) mani tozze, spesse
2) macroglossia (ingrossamento della lingua)
3) piedi più grossi.
4) è Caratteristica la necessità di dover cambiare gli anelli, a causa dell’ingrossamento delle dita.
Adenoma secernente ACHT
È al terzo posto come frequenza, causa la “Sindrome di Cushing”, caratterizzata da:
1) obesita’
2) irsutismo
3) ipertensione arteriosa
4) Alterazioni glicemiche
5) alterazioni del calcio plasmatico
6) strie rubre
7) fratture patologiche
Adenomi secernenti TSH
Sono rari, danno ipertiroidismo, quindi:
1) tremore
2) iperattività psicologica
3) esoftalmo
Il trattamento degli adenomi PRL-secernenti è in prima istanza medico, utilizzando farmaci come Bromocriptina o cabergolina. Se la terapia medica non ha successo si passa all’approccio chirurgico.
Gli adenomi vengono asportati con tecnica microchirurgica transfenoidale.
Trattamento
Per dli adenomi ipofisari, si può tentare la terapia medica nel caso degli adenomi PRL secerneti. In questo caso, la cebergolina, bromocriptina sono spesso efficaci nel controllare la sintomatologia e nel ridurre la lesione.
Nel caso degli adenomi non secernenti, secernenti altri tipi di ormoni o nel caso di adenomi PRL secernenti che esercitano effetto massa, il trattamento è chirurgico.
L’intervento viene eseguito per via trans-naso-sfenoidale, è un intervento di microchirurgia eseguito con l’ausilio del microscopio operatorio e in alcuni casi del neuronavigatore (strumento che permette di valutare momento per momento la sede del tumore e di localizzarlo grazie alla visualizzazione del residuo tumorale su monitor. In questo modo il chirurgo sa esattamente di quanti centimetri si deve spostare per raggiungere l’ultimo residuo tumorale, ma soprattutto ha la perfetta coscienza della localizzazione anatomica del tumore rispetto alle strutture nobili circostanti).
Alternativamente si può tentare l’approccio transcranico. Tuttavia questo approccio è molto più invasivo del precedente, e per questo caduto in disuso, e viene riservato agli adenomi con estensione marcatamente soprasellare.
Nell’approccio trans-naso-sfenoidale, si accede attraverso il naso, e si raggiunge direttamente il tumore senza toccare nessuna struttura cerebrale (eccetto l’ipofisi appunto). Il vantaggio è quindi quello di evitare qualsiasi manipolazione delle strutture nervose; altro vantaggio, meno importante è estetico: ovvero non si hanno cicatrici visibili perchè l’unica incisione (di pochi millimetri) viene fatta internamente al naso.
La minore invasività permette di ottenere una rapida guarigione, con un postoperatorio poco fastidioso per il paziente che può tornare presto a casa.